La via per Ospitaletto
La via per Ospitaletto: strada oltre Guerro, ovvero un torrentello che scende dalle colline sopra Castelvetro fino alla pianura, dalla pianura si segue una via: destro Guerro, poi un incrocio con via oltre Guerro… è quì che inizia la strada che porta ad Ospitaletto… una località, un piccolo paesino sulla strada Marano-San Dalmazio, una località nota anche per le sue … poco celebri salse (di Ospitaletto), molto meno note delle cugine di Nirano. (PS: non me ne vogliano, anche molto meno belle)
Una salita la cui conoscenza per un Modenese è indispensabile, non è dura, niente rispetto alle salite alpine, e poco ripida anche rispetto alle sorelline che le stanno attorno, forse la più lunga della bassa pianura, circa 7 km, poca roba, ma il paesaggio è splendido. Molto simile alla salita dei Folletti, quella di Denzano, d’altra parte è nella stessa zona, sono una fianco dell’altra e raggiungono lo stesso crinale
una valle lungo un torrente inesistente, tre ponticelli che segnano i primi chilometri, pianeggianti, una pendenza dolcissima due, tre per cento, impercettibile, il crossodromo sulla sinistra e poi alcune case da attraversare, una svolta a destra, l’ultimo ponticello e una curva secca a sinistra… qui inizia; una scritta a terra ci ricorda la distanza da percorrere, terreno di cronoscalate dei gruppi ciclistici modenesi 5,2km di salita, prima dolce, poi appena più severa, mai troppo, una salita che mai presenta pendenze importanti, immersa nel tipico ambiente calanchivo, lontano dalla civiltà, quasi un angolo di deserto strappato alla presenza umana dell’area; quì circolano poche auto, sono sicuramente più numerosi i ciclisti, i più in salita, l’asfalto è pessimo, anzi era pessimo, giusto nell’ultima visita, ho trovato buona parte dello stesso rifatto a nuovo, una meraviglia, una piano da biliardo, scuro… peccato la presenza di sabbia, per ora, indicazione di asfalto fresco ma indicatore di rischio in discesa.
La strada presenta un lungo tratto rettilineo con pendenze morbide dal 4 al 7%, ci accompagnano calanchi sulla sinistra e tappeti erbosi e coltivati sulla destra, nessuna casa, qualche rudere, molti animali, indisturbati, alcune semi curve, alcune curve, un paio di tornanti, si comincia a salire sul fianco destro della valle, sempre morbidamente e così si continua per alcuni chilometri, ancora un paio di tornanti e si entra nel boschetto, unico punto ombreggiato di tutta la salita, ahimè, il problema di questa salita è proprio questo… è CALDA, tutta al sole ed in estate non è il massimo da affrontare nelle ore centrali. Il boschetto termina con una curva a 90° sulla destra, quì potete trovare le salse di Ospitaletto e pochi metri oltre sulla destra l’unico punto acqua di tutta la salita, non un granché, neppure una fontana, un canna che esce da un muretto, si narra di un sapore pessimo, però non fatevi illusioni è l’unico, altri li potete trovare prima dell’inizio: a Levizzano o Castelvetro; oppure al termine della salita ad Ospitaletto, qui un paio di Bar possono darvi qualche certezza di non morire di sete…
dopo la fontana mancano poco più di 500m l’arrivo si vede benissimo è quella casetta subito sotto al campanile J, anche qui la pendenza non vi distruggerà, raggiungere il termine sarà attività di pochi minuti
in questa salita capita di incontrare tutta la fauna del basso appennino, scoiattoli rossi, rapaci, fagiani, ungulati… e chissà che altro, anche umani, per lo più su due ruote… peccato che alcuni siano a motore… c’è il crossodromo!!!